Radioteatro

L’essenziale è invisibile agli occhi. (Antoine de Saint-Exupéry).

Riscopriamo la libertà d’immaginare.

La radio, come amiamo ricordarla noi, aveva una caratteristica unica: richiedeva all’ascoltatore la capacità di far vivere, nella propria mente, le fantasie scaturite dalle suggestioni sonore che percepiva. Con l’essenzialità del Radioteatro, vogliamo invitarvi a riscoprire il potere dell’immaginazione attraverso i suoni, dal vivo, a teatro.

Voci, musica, suoni, parole, luce e buio.

L’attore recita sul palco e usa un microfono per potenziare le capacità espressive della voce. In queste condizioni, la voce diventa un vero e proprio strumento musicale e le parole acquistano emozione. Parole che scivolano attraverso la musica, mentre i suoni diventano la scenografia della storia. Luce e poi buio, e ancora luce: ecco il sipario che si chiude e si riapre. Ritmo acustico e ritmo visivo sono infatti i pilastri su cui si regge lo spettacolo ed è questo il rimo su cui balla l’immaginazione.

La voce di Luca Violini.

Una caratteristica pressoché unica di Luca Violini è la sua voce, così duttile da permettergli di recitare le parti di personaggi diversi, giovani o anziani, seriosi o folli, con voci ciascuna dotata di un suono differente, tutte nello stesso spettacolo.

Suono in surround.

Nelle location che lo permettono, la diffusione del suono avviene con un impianto surround, in grado di restituire tridimensionalità ai suoni. In questo caso, è come se il pubblico salisse sul palco insieme all’attore

Torniamo a sognare.

I sogni aiutano a vivere.
Le parole stimolano l’immaginazione.
L’immaginazione alimenta i sogni.
Grazie di sognare con noi.

Chiudete gli occhi e aprite le porte alla fantasia. (Luca Violini)